Torno al lavoro o resto con i figli? È il dilemma di una mamma che debe rientrare in azienda e delegare ad altri la crescita dei bambini. Che cosa pensi del femminismo?
Cara Mina, che cosa ne pensavi e che cosa ne pensi del femminismo? Io non ho vissuto il suo periodo “d’oro”, ma credo che molte di quelle rivendicazioni siano rimaste inascoltate. Soprattutto per quanto riguarda l’antiquato concetto di donna oggetto: triste notare che siamo state noi a voler diventare oggetti sessuali su copertine o calendari oppure programmi Tv, siamo state noi che ci siamo “vendute” per vanità, dimenticando valori e dignità. Alessia
Il nemico più grande della donna è la donna stessa. Non riusciamo a sfilarci da sotto il calcagno dello schiavismo del maschio. Stiamo facendo la caricatura della femmina per cercare di andare insensatamente incontro ai supposti desideri della controparte. Tira qui, molla là, botulini, filler, acidi ialuronici, plastiche additive e delizie di questo tipo. Si vedono in giro donne con la faccia di Fantomas e il seno della Saraghina. Più oggetto di così si muore. Va bene che è nell’uomo che deve avvenire la famosa “alterazione fisica”, ma ciò non giustifica il massacro che stiamo operando su di noi. Siamo noi le prime a trattarci come dei pezzi di carne. Magari non sarà vero che le armi a nostra disposizione siano necessariamente e fisiologicamente pari a quelle del maschio, ma pari deve essere la dignità da esigere con potenza e assennatezza prima di tutto da noi stesse. Ma, visto l’andazzo, speranze poche.
Una vita felice, a casa.
36 anni, sposata da 7 e due bambini meravigliosi di 5 anni e 9 mesi. Posso dire di avere una vita felice, ma tra poche settimane dovrei rientrare al lavoro, in un’azienda, come tante, che non va incontro alle esigenze di tante lavoratrici e mamme che avrebbero bisogno di orari diversi. Quindi la scelta è: stare a casa e con calma cercare un altro lavoro oppure stringere i denti, tenere duro, tornare in azienda e delegare ad altri la crescita dei miei bambini per più di 8 ore al giorno. Arianna
Cara Arianna, in questo momento, più che mai, quella di lasciare un lavoro è una decisione da valutare con molta attenzione. Sono tempi balordi. Io non conosco la tua, la vostra situazione economica. Se non potete fare a meno del tuo stipendio credo che non ci sia da scegliere. Lasciare i tuoi figli così piccoli per otto ore al giorno sarebbe una sofferenza per te e per loro che nulla potrà mai ripagare, ma, come ti ripeto, se non c’è scelta, non c’è scelta. La vita troppo spesso è feroce e disumana. Ti abbraccio.
Passione (senza voce). Innamorata a prima vista
Ho 16 anni e sono innamorata di un ragazzo più grande di 8 anni. Uno dei miei fratelli lo conosce. Ogni volta che lo vedo impazzisco per lui e credo di esserne davvero innamorata. Che cosa mi consigli di fare? Benedetta
Ma lo conosci? Voglio dire: gli hai mai parlato? Non credi che sia il caso di sentire almeno che voce abbia? L’amore supera tutto, lo so. Ma se parlasse come Paperino?
Dite che l’amo
Dite a mia moglie che nonostante tutto la amo, di un amore incondizionato. Poche parole, ma lei capirà. Andrea
Ma perché non glielo dici tu, Andrea? E, soprattutto, perché non glielo dimostri? Quel “nonostante tutto” mi lascia un po’ perplessa…
Vedo e tremo
Sono attratta da un ragazzo orso e dongiovanni. Ogni volta che lo vedo, le gambe, le braccia, il cuore e perfino i pensieri, iniziano a tremarmi. E non mi era mai successo prima, e non so se succederà di nuovo. Lui a volte c’è e a volte no. Non si vuole legare. Lui certe cose da fidanzati non le sa fare. Dimmi tu come si fa con uno così? Se mi dici: dimenticalo! Io ti rispondo: ricorda le gambe… Vanessa
Non ti dico di dimenticarlo, ma di cercare di capire la vera ragione del suo comportamento nei tuoi confronti. Non si vuol legare e non sa fare certe cose da fidanzati. Magari siete all’inizio e lui va, giustamente, coi piedi di piombo. Magari, invece, è proprio una persona superficiale che se ne frega dei danni che può provocare in giro. Soltanto tu, Vanessa, puoi capire qualcosa di più. Intanto gòditi questa tremarella che ti coglie ogni volta che lo vedi. Hai ragione, non è una reazione che capita tutti i giorni e, nella sua totale pericolosità ha anche qualcosa di deliziosamente letale.