Vanity Fair n. 2/2015

Ma amore non vuol dire social network

Cara Mina, come stai? È guarita la tua gamba, infortunata l’anno scorso? Camminando per Milano mi è venuta un’idea. A volte in città s’incontrano ragazzi che suonano per strada o in metro, e alcuni sono davvero bravi. Suonano pezzi celebri o canzoni loro. Ho pensato: che bello sarebbe se Mina dovesse fare un disco con questi talenti trovati per strada. C’è tanta creatività, a volte anche poesia. Ecco, tutto qua. Quindici canzoni trovate per strada. Un caro saluto, Andrea

Che dici? È passato un anno… mi ero rotta il legamento il 26 dicembre, in più avevo 40 di febbre. Quello che si dice una bella festa di Natale. Ma sai che è proprio una idea fortissima, quella che mi hai suggerito? Sarà difficoltoso il reperimento delle canzoni e, soprattutto, degli autori. Ma ci voglio provare. Grazie del suggerimento. Ciao, un bacio.

Un giorno a Viareggio

Non è facile trovare le parole giuste per comunicarti quanto mi sei cara. Ero a Viareggio il giorno del tuo ultimo concerto. Avevo 12 anni e ricordo il tuo viso sui cartelloni pubblicitari: sembrava mi sorridessi per tutto il tragitto della strada che stavo percorrendo. E invidiavo chi poteva vederti quella sera, oltre che sentirti. La tua voce, le tue parole, come le dici tu, solo tu, hanno la capacità di tirare fuori il meglio di me, anche quando sono molto triste. Sei come una cara amica. Mi manchi. Sai che cosa credo? Alla fine, quando saremo tutti “lassù” o “laggiù”, sono certo che qualcuno ti chiederà di cantare. Anche i santi hanno bisogno di sognare, e nessun angelo lo può fare così bene, come lo fai tu. Un abbraccio grande quanto il pianeta. Giuseppe

Dolcissimo Giuseppe, ammesso che esista un “lassù” o un “laggiu” sarà meglio che questa piccola cantante cremonese stia zitta, quando ci arriverà. C’è gente, da quelle parti, da far tremare i polsi. E l’elenco è sterminato. Fantastico. Staremo ad ascoltare, io e te. Vuoi?

Buon Anno con il cuore

Ciao amica mia, come va da quelle parti? Finalmente è arrivato il nostro amato freddo. Vedo ovunque, persone con sciarpe più lunghe della tua treccia. Mentre si parla, dalle bocche sfuggono morbide nuvolette di vapore che condensano nel cielo, raggiungendo anche chi portiamo nel cuore ed è sulle nuvole o in un posto lontano. Ieri sera mi è scappata una nuvoletta e l’ho soffiata forte perché raggiungesse una mia cara amica lontana. Dovresti trovarla sul vetro della tua finestra! C’è scritto: «Amica mia, auguri di Buon Anno col cuore e con l’anima». Ti voglio bene, tuo Valentino

Grazie degli auguri, tesoro. Ma, soprattutto, grazie per la voglia di vedere la vita attraverso il salvagente della poesia. Sei mio, Valentino.

Sognando “Pretty woman”

Sono una ragazza di 18 anni e mi considero un disastro. Mi sento come un cinque e mezzo: sufficiente ma non basta. Alla mia età si pensa all’amore e a tutte le sue sfumature, e allora perché io detesto questo sentimento? Secondo me non esiste più l’amore tra i miei coetanei. Noi amiamo per paura di rimanere soli. L’amore di oggi è basato tutto su espandere la relazione sui social network. Usiamo l’amore per vantarci. Perché i film e i libri ritraggono un amore che non potrà mai esistere? Per illuderci e sperare che l’uomo che amiamo si presenti come Richard Gere sotto casa nostra con un mazzo di fiori stile “Pretty Woman”? Perché continuare a illuderci? Un grande bacio. Lis

Mi chiedi perché dovresti continuare a illuderti. È semplice. Perché non puoi escludere niente. Tutto, tutto può succedere. Soprattutto quello che ritieni impossibile. Forza, Lis. Ti abbraccio, amica mia.

Speciale Vanity C’E’ Mina Per Voi del 19 gennaio 2015
Caro Ivo, grazie del tuo coraggio

Cara Mina, canto da quando sono bambino, ora ho 17 anni e tendo a cantare in pubblico, anche se con una vergogna terribile, ma con molta passione. Interpreto spesso la tua “E poi”. Tutti mi dicono che la eseguo molto bene e me la fanno cantare spesso, pur essendo una voce maschile. Solo che, dopo, mi sento terribilmente in colpa nei tuoi confronti. Secondo te, perché questa reazione? Ivo Nisticò

Non capisco il motivo di questa tua reazione. Considero il fatto che tu canti un pezzo mio un omaggio all’autore, certo, ma anche a me. E ti ringrazio. Ti auguro che la tua passione non si affievolisca. Sarà una grande compagnia. La migliore. E sarà per la vita. Ciao, Ivo, ti mando un bacio.

 

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21 Gennaio 2015

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