Vanity Fair n. 49/2003
Un hobby da condividere per cancellare tutti i sensi di colpa Cara Mina, sono un collezionista di penne stilografiche. Sembra una banalità, lo so, ma lo confesso come un peccato perché la mia è un’ossessione, che vivo male, di nascosto a mia moglie. Come faccio a...
Vanity Fair n. 48/2003
Altro che manodopera: qui la mano bisogna darla a chi sta annegando Cara Mina, mentre ti scrivo ho negli occhi le immagini di quei poveretti morti nel mare di Lampedusa, e nel cuore tanta tristezza. Sono italiana, ma nata in Svizzera, da genitori emigranti, e non ho...
Vanity Fair n. 47/2003
Tuo figlio a scuola a cinque anni? Perfetto, se sei pronta tu Cara Mina, ero contenta, quando ho saputo della riforma Moratti. Perché ho un figlio più grande, nato gli ultimi giorni di dicembre, che per legge, obbligatoriamente, ha dovuto iniziare la prima elementare...
Vanity Fair n. 46/2003
Non devastare più il tuo ex trattandolo come uno zerbino Cara Mina, non è questa la storia che immaginavo da bambina. Prima schiava di un fidanzato da inferno che mi distrugge con il suo egoismo e le sue bugie, mi toglie ogni autostima, mi getta nella depressione. Poi...
Vanity Fair n. 45/2003
Ho un grande difetto: sono americana. Cara Mina, sono una venticinquenne tollerante e gioviale. Ma ho un grande difetto: sono americana. Tre anni fa sono arrivata in Toscana per frequentare una scuola di restauro, perché l’arte è la mia grande passione. I miei...
Vanity Fair n. 44/2003
Quando un libro non porta tracce di te non è veramente tuo. Cara Mina, sono alto, di bell’aspetto, ho uno stipendio buono e sono un cleptomane di libri. Non di quelli che vanno in libreria e non resistono alla tentazione di infilare un volume nello zaino e di uscire...










Vanity Fair n. 49/2003
Un hobby da condividere per cancellare tutti i sensi di colpa Cara Mina, sono un collezionista di penne stilografiche. Sembra una banalità, lo so, ma lo confesso come un peccato perché la mia è un’ossessione, che vivo male, di nascosto a mia moglie. Come faccio a...
Vanity Fair n. 48/2003
Altro che manodopera: qui la mano bisogna darla a chi sta annegando Cara Mina, mentre ti scrivo ho negli occhi le immagini di quei poveretti morti nel mare di Lampedusa, e nel cuore tanta tristezza. Sono italiana, ma nata in Svizzera, da genitori emigranti, e non ho...
Vanity Fair n. 47/2003
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Vanity Fair n. 46/2003
Non devastare più il tuo ex trattandolo come uno zerbino Cara Mina, non è questa la storia che immaginavo da bambina. Prima schiava di un fidanzato da inferno che mi distrugge con il suo egoismo e le sue bugie, mi toglie ogni autostima, mi getta nella depressione. Poi...
Vanity Fair n. 45/2003
Ho un grande difetto: sono americana. Cara Mina, sono una venticinquenne tollerante e gioviale. Ma ho un grande difetto: sono americana. Tre anni fa sono arrivata in Toscana per frequentare una scuola di restauro, perché l’arte è la mia grande passione. I miei...
Vanity Fair n. 44/2003
Quando un libro non porta tracce di te non è veramente tuo. Cara Mina, sono alto, di bell’aspetto, ho uno stipendio buono e sono un cleptomane di libri. Non di quelli che vanno in libreria e non resistono alla tentazione di infilare un volume nello zaino e di uscire...